Qual è la vera fisionomia della Modula Casalgrande? Considerando il rendimento altalenante che i pallamanisti biancorossi hanno fornito nelle ultime settimane, si tratta di una domanda ricorrente e non certo campata in aria. La formazione allenata da Fabrizio Fiumicelli ha chiuso il mese di febbraio con un doppio successo: prima è arrivata la sofferta ma preziosa affermazione casalinga contro l’Ambra Poggio a Caiano, poi c’è stata l’autentica impresa piazzata a Chieti sul campo della super potenza Lions Teramo. Tuttavia, 4 giorni fa i nostri beniamini sono inciampati sull’ostacolo Camerano: i marchigiani hanno dettato legge al Pala Keope con il punteggio di 21-32, mostrando una netta superiorità in particolar modo nel secondo tempo. La formazione anconetana mira ragionevolmente a un posto nei play off, e dunque una battuta d’arresto ci poteva anche stare: tuttavia, a sorprendere sono soprattutto le larghe dimensioni del punteggio finale.
“Di certo, la vera Modula non è affatto quella vista sabato scorso – afferma seccamente l’ala/terzino casalgrandese Dennis Toro – Il passaggio a vuoto da cui proveniamo non rappresenta affatto il nostro abituale modo di giocare: in tantissime altre occasioni siamo stati capaci di fare decisamente meglio, e non a caso la classifica continua a darci ragione assegnandoci un posto tra le prime 6. Quello contro Camerano è stato uno stop severo, che però non deve dare luogo a sentenze affrettate”.
Parliamo quindi nel dettaglio delle ultime due partite, a cominciare dal blitz del 27 febbraio scorso in terra abruzzese. La Modula si è presentata con soli 11 giocatori a referto, e peraltro nei giorni precedenti ha potuto allenarsi molto meno del solito: alla luce di questi fattori, quali sono le carte vincenti che hanno permesso di concretizzare il successo contro il Lions Teramo?
“Io c’ero, e dunque ne posso dare piena testimonianza: tutti gli ingranaggi di squadra hanno funzionato in maniera perfetta, sia sul piano mentale sia sotto il profilo strettamente tecnico. Le premesse erano senza dubbio sfavorevoli per noi, ma abbiamo avuto l’abilità di saperne ricavare energia reale nel corso di tutti i 60 minuti: inoltre, ritengo che la precisione sia stata tra gli elementi più caratterizzanti della nostra prova. Nel duello con Teramo siamo stati capaci di ridurre gli errori al minimo, colpendo con assoluta regolarità in attacco e costruendo un’efficace retroguardia intorno alla porta ben difesa da Prandi. Si è quindi trattato di una vittoria che ha rispecchiato appieno quanto visto in campo: l’unico vero rammarico sta nel non aver saputo ripetere la stessa prestazione durante la successiva sfida contro Camerano”.
Tu eri presente pure sabato scorso: che cosa non ha funzionato nel confronto con i gialloblù? La Modula era letteralmente irriconoscibile rispetto a 7 giorni prima…
“Ritengo che il punteggio finale sia più che sufficiente per rispondere a questa domanda: anche se Camerano ha obiettivi che a questo punto sono differenti e ben superiori rispetto ai nostri, gli 11 gol di scarto sono il segno tangibile delle numerose imperfezioni di cui ci siamo resi autori. Troppi errori, troppa leggerezza, troppa superficialità: inoltre a un certo punto della sfida abbiamo mollato la presa pure sul piano motivazionale, rinunciando a mettere in atto qualsiasi tentativo tangibile per provare a raddrizzare l’incontro. Se avessimo manifestato la stessa tenacia e la stessa efficienza espresse contro Teramo, credo proprio che il duello con Camerano avrebbe assunto tutt’altro andamento: forse saremmo addirittura riusciti a piazzare una nuova impresa vincente, o quantomeno avremmo perso con un margine molto più ristretto”.
Qui subentra un altro grande tema: visto che la salvezza è in tasca e che la zona play off è ormai lontana, esiste il rischio che la Modula possa rilassarsi eccessivamente da qui a fine campionato? In tal caso le conseguenze si farebbero davvero sentire in termini di risultati e classifica, non trovi?
“Innanzitutto la salvezza rappresentava l’obiettivo di base della stagione: il fatto di avere raggiunto la permanenza in A2 non deve affatto costituire un motivo di relax, ma al contrario va visto come un ulteriore incentivo per impegnarsi sempre più a fondo da qui in avanti. E’ il punto di vista non solo mio, ma pure dell’intera squadra: al di là dell’amara partita di sabato scorso, ciascuno di noi è animato dalla ferma intenzione di continuare a impegnarsi in modo costante e fattivo fino al termine della stagione.
Non si tratta affatto di una frase preconfezionata, anche perchè la classifica presenta ancora un obiettivo di rilievo da raggiungere: infatti puntiamo a restare fino in fondo tra le prime 6 della classe, traguardo che per noi presenta un’importanza niente affatto trascurabile. Rimanere nella parte sinistra della graduatoria significherebbe dare ancora più valore al lavoro svolto quest’anno: poi, sarebbe un ottimo e gratificante trampolino di lancio in vista del prossimo campionato di A2″.
Ora all’orizzonte ci sono due sabati di pausa, ma poi si riprenderà con un calendario che non appare affatto così accomodante. Sabato 27 marzo, al Pala Keope, ci sarà il derby contro i Vikings Rubiera primi della classe: il 4 aprile sarà quindi la volta dell’ostica trasferta di Chiaravalle, contro una diretta rivale in chiave 6° posto. La sosta sarà utile, o avresti preferito giocare già sabato prossimo per trovare immediato riscatto?
“Tanto per cominciare, per me e per tanti di noi la sosta sarà solo apparente: dopodomani inizierà infatti il campionato regionale Under 19 – Youth League, che coinvolgerà gran parte del gruppo Modula. Detto questo, lo stop del nostro cammino in A2 non mi dispiace: peraltro la pausa ci darà modo di recuperare gli assenti, e dunque potrà sicuramente essere un consistente aiuto in vista degli impegni che ci attendono. Parlando del confronto più prossimo, il cammino di Rubiera è sotto gli occhi di tutti: 8 vittorie su altrettanti confronti disputati nel 2021 non derivano certo dal puro caso. Comunque sia sono convinto che noi scenderemo in campo senza alcun timore reverenziale, partendo dall’obiettivo di fare meglio rispetto alla larga sconfitta che abbiamo rimediato all’andata”.
A livello personale, tu sei tornato a giocare dopo una lunga assenza: sei soddisfatto del rendimento e delle dinamiche che stanno caratterizzando la tua ripresa?
“Per il momento, direi proprio di sì: sto lavorando in modo concreto e continuativo, e inoltre Fiumicelli mi ha assegnato spazi lusinghieri durante le varie partite. Il prossimo passaggio che dovrò compiere sta nel ritrovare appieno il ritmo-gara, che in parte continua a mancarmi come è naturale che sia quando si arriva da uno stop così lungo: tuttavia, penso proprio di essere sulla strada giusta per tornare presto al 100%”.
Nelle foto, dall’alto verso il basso della pagina:
- Il trainer casalgrandese Fabrizio Fiumicelli mentre dà istruzioni alla Modula durante un time-out
- Dennis Toro, ala/terzino della Modula Casalgrande
- Mattia Lamberti, terzino e fromboliere della Modula
- Il terzino biancorosso Marco Giubbini
- Il pivot biancorosso Alessandro Lenzotti
- Il team manager casalgrandese Adolfo Martucci.