Finisce 38-31 per i padroni di casa del Rapid Nonantola l’incontro del 03 Febbraio della nostra U17 maschile.
Casalgrandesi che entrano in campo con la convinzione di una sconfitta annunciata, e, a parte un paio di atleti, lo si legge negli occhi di tutti. Brutto approccio, disinteressato, svogliato e privo di alcuna velleità, con gara che inizia da subito con passaggi sbagliati ed errori quasi ridicoli da parte dei reggiani, che in difesa si limitano a guardare gli attaccanti avversari andare al tiro, senza mai nemmeno provare a contrastarli.
Lontani anni luce da quella squadra “da corsa” che in tante occasioni hanno dimostrato di saper essere, con quella velocità di gioco e contropiede che permetterebbe loro di giocarsela sempre da pari con tutti, i nostri ragazzi questa volta appaiono totalmente remissivi, e non certo per lo strapotere della corazzata Nonantola, che invece già all’inizio della seconda frazione si può permettere di richiamare in panchina e far riposare i suoi “pezzi pregiati”, perchè Casalgrande non ha reazione alcuna. Alla fine le reti rossogialle saranno 31, ma non indicative di un bel gioco o di intensità caratteriale e nemmeno della voglia di provarci sempre: questa è stata sicuramente, fino ad ora, la peggior partita giocata dai nostri atleti, e quel che è peggio è che ancora la classifica non si muove e li vede nel girone ancora a 0 punti.
Giusto però rappresentare che, pur sapendo che si vince e si perde tutti assieme, una nota positiva l’abbiamo vista: Luigi Prandi, il nostro portierone, che sotto quello che a tratti sembrava il bombardamento di Montecassino, para, strapara e fa (lui si davvero) tutto quello che può , strappando in più occasioni anche gli applausi a scena aperta del pubblico avversario che gli tributa riconoscimento e rispetto. Le partite si possono anche perdere, ma avremmo voluto sentire quel pubblico dare riconoscimento (come altre volte) a tutta la squadra e non solo a uno, ma evidentemente non se lo sono meritato. Speriamo solo che questa inguardabile prova sia il preludio alla voglia di risalita, di minori chiacchiere e più intensità e concentrazione, di ” meno scuse e più voglia”, perchè i punti, se li vuoi, te li devi guadagnare.