“Senza dubbio, sabato avremmo giocato volentieri: anche se forse avremmo avuto di nuovo qualche defezione a livello di infermeria, la squadra era nelle condizioni giuste per provare a conquistare due punti di assoluto rilievo”. A parlare è Fabrizio Fiumicelli, allenatore di una Modula Casalgrande che sabato prossimo resterà ferma per il secondo fine settimana consecutivo: come annunciato in mattinata, il previsto duello casalingo contro Chiaravalle è stato rinviato perchè alcuni giocatori marchigiani sono risultati positivi al Coronavirus.
“Al tempo stesso, credo anche che sia tempo di effettuare qualche riflessione di carattere più generale – spiega Fiumicelli – Fin qui abbiamo giocato tutte le 7 gare in programma, e lo stesso vale pure per Chiaravalle: tuttavia ci era sempre andata di lusso, perchè il fenomeno delle partite sospese e rinviate ha interessato in modo rilevante anche il girone B di A2. A questo punto, è ampiamente lecito domandarsi come possa andare a finire la stagione: in genere i miei punti di vista sono molto fermi e ben definiti, ma stavolta devo ammettere di nutrire parecchi dubbi e punti interrogativi. Con una situazione sanitaria in continua evoluzione, è davvero difficile avere un’opinione precisa sul futuro del campionato: ci si può solamente limitare a tracciare qualche ipotetico scenario, e a mio parere le opzioni possibili sono al momento due”.
Il trainer della Modula scende quindi nel dettaglio: “Oltre ai numerosi rinvii, finora tante squadre hanno giocato schierando formazioni decisamente rimaneggiate a causa delle assenze legate al Covid. Di conseguenza, a lungo andare l’insieme di questi due aspetti potrebbe portare a falsare il campionato: per arginare il problema si potrebbe quindi suggerire uno stop generale di due o tre mesi. Una volta giunti a febbraio, si potrebbe poi valutare se ci siano le condizioni per portare regolarmente a termine la stagione anche oltre la scadenza prevista del 15 maggio: con un’annata così particolare come quella che stiamo vivendo, la possibilità di prolungare fino al 30 giugno non appare affatto fuori luogo. Tra l’altro, per quasi tutto gennaio saremmo fermi a causa della concomitanza con i Mondiali: di conseguenza, il numero di turni da recuperare non risulterebbe poi così elevato”.
Contemporaneamente, Fabrizio Fiumicelli disegna pure una possibile strada per proseguire anche a novembre e dicembre: “Di certo non possiamo ignorare la gravità della situazione sanitaria generale – osserva il timoniere biancorosso – Dunque, se si vuole andare avanti, sarebbe necessario che tutta la serie A2 fosse obbligata a seguire il protocollo sanitario attualmente in vigore in A1. Noi a Casalgrande abbiamo fatto questo tipo di scelta, attrezzandoci per effettuare tamponi periodici e frequenti: tuttavia molte altre società non sono materialmente nelle condizioni di prendere questa strada, e dunque bisognerebbe che la Federazione contribuisse aiutando i club a sostenere gli oneri economici che ne derivano. Poi, in un momento come questo, ci si può chiedere se sia proprio necessario appesantire i laboratori con i tamponi provenienti dalla pallamano di A2 – aggiunge l’allenatore – Se la risposta è no l’unica opzione sarebbe quella di fermarsi, ma come detto i miei dubbi su tutta questa questione sono ancora tanti. Comunque sia, c’è un aspetto che mi è ben chiaro: se l’A2 vuole proseguire pure a novembre e dicembre, il potenziamento delle norme sanitarie da applicare in tutta la categoria è davvero necessario”.
Nelle foto, dall’alto verso il basso della pagina:
- La Modula Casalgrande con Fiumicelli
- Fabrizio Fiumicelli, allenatore della Modula Casalgrande
- Il portiere biancorosso Kevin Ricciardo
- Il centrale casalgrandese Riccardo Prodi.