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A1 femminile, l’americana di Salvaterra è tornata. Sabrina Capellini: “Abbiate fiducia in noi, questa Casalgrande Padana può puntare ai play off tricolori”

La nuova serie A1 di pallamano femminile è sempre più alle porte: mancano soltanto pochi giorni al turno inaugurale, previsto per sabato 10 settembre. Come ampiamente sottolineato durante le scorse settimane, la Casalgrande Padana si presenta al via della nuova stagione con un organico simile al recente passato: la squadra ha un assetto quasi identico a quella che ha conquistato la salvezza diretta al termine dell’annata 2021/22, ma l’avverbio “quasi” è necessario per sottolineare la presenza di alcune rilevanti novità. Tra queste ultime, figura a pieno titolo Sabrina Capellini: l’ala di Salvaterra, classe 2004, si appresta a tornare sulla ribalta della pallamano biancorossa dopo una stagione di assenza. La sua traiettoria nelle file della Padana si era interrotta nella primavera 2021, sùbito dopo aver contribuito alla conquista della promozione in A1: a seguire Sabrina si è imbarcata su un volo per gli Stati Uniti, svolgendo un’esperienza di studio oltreoceano che l’ha tenuta impegnata per un totale di circa otto mesi. E’ la diretta interessata a raccontarci tutto nel dettaglio, e noi ci permettiamo di aggiungere una nota che lei con grande modestia non ha voluto evidenziarci: al termine della permanenza statunitense, le è stato persino consegnato un premio legato ai meriti nell’ambito dello studio. All’interno della sua scuola superiore americana, Sabrina ha saputo guadagnarsi un posto tra i 10 studenti con il miglior rendimento nel corso dell’anno scolastico: da qui il prestigioso riconoscimento che l’istituto ha voluto attribuirle.

In primo piano, Sabrina Capellini in azione

E dunque, Sabrina, parliamo del tuo diario a stelle e strisce: innanzitutto, in quale Stato si è svolta la sua esperienza di studio?

“Già nella primavera 2021, mi si è presentata l’opportunità di trascorrere un anno scolastico oltre Atlantico. Si tratta di un’occasione che ho voluto cogliere al volo, con grande e credo comprensibile slancio: così ad agosto sono partita alla volta del Tennessee, nel Sud-Est degli Usa. Dall’agosto 2021 ho soggiornato a Knoxville: una città che conta poco meno di 200 mila abitanti, e che è anche la terza più abitata dello stato dopo Nashville e Memphis. Sempre a Knoxville ho frequentato la scuola superiore Loudon High School, dedicandomi a un programma di studi in buona parte simile a quello che seguo in Italia”.

Un’altra immagine dell’ala Sabrina Capellini con la maglia della Casalgrande Padana

Sarebbe a dire?

“Io sono iscritta all’Istituto Baggi di Sassuolo, indirizzo relazioni internazionali e marketing: è proprio lì che tornerò a studiare nell’ormai imminente anno scolastico 2022/23, con l’obiettivo di cogliere il diploma di maturità. In America mi sono concentrata su materie inerenti l’economia, e ciò mi ha permesso di dare sostanziale continuità al percorso che avevo svolto qui in Italia. Tuttavia alla Loudon ho approfondito pure altri ambiti, dall’anatomia alla biologia: io ho il sogno nel cassetto di diventare medico, e nel Tennessee ho iniziato a gettare le basi per provare a realizzare questo mio obiettivo”.

Tra i tanti impegni che lo studio richiede, a Knoxville hai comunque trovato tempo per dedicarti pure allo sport: anche negli Stati Uniti si gioca a pallamano?

“No, o almeno non dove ero io! Ho cercato la pallamano più volte, ma non ho mai trovato nè una squadra nè tantomeno un campionato. Così, per mantenermi in forma, mi sono cimentata con il softball: in buona sostanza è la versione femminile del baseball, disciplina che negli Usa è parecchio popolare. Io giocavo nella squadra dell’Istituto, e avevo il ruolo che viene definito esterno o outfielder: dovevo intercettare la palla prima che cadesse a terra, ma anche recuperare e lanciare la sfera verso le mie compagne di squadra”.

Una Sabrina Capellini per noi inedita, alle prese con il softball

Che tipo di risultati avete ottenuto?

“Potrei stare qui a raccontarvi chissà quali mirabilia sui grandi trionfi che abbiamo costruito… ma dire bugie non è affatto nel mio stile. La verità è una sola: abbiamo disputato il campionato studentesco della nostra zona, perdendo tutte le partite! Per quanto mi riguarda credo comunque che il softball sia stato utile, sia per potenziare il braccio sia per consolidare le capacità a livello di corsa. Poi, si tratta di uno sport ben differente rispetto a quello che ho appena ritrovato: ora quindi non sono ancora al 100% per la pallamano, ma confido fortemente di tornare al massimo entro la fine della stagione agonistica 2022/23”.

La Casalgrande Padana 2022/2023 durante la presentazione ufficiale al pala Keope, avvenuta sempre sabato 27 agosto

Sabato scorso 27 agosto, al pala Keope, la Casalgrande Padana ha conquistato il 1° posto nel quadrangolare precampionato con Prato, Mezzocorona e Mestrino: tu però non sei scesa in campo…

“Sono tuttora in attesa di sostenere la visita medica, indispensabile per giocare: ormai dovrebbe essere questione di pochi giorni. Ad ogni modo, ho seguito il torneo da vicino: speravo fortemente in un triplice successo da parte nostra, ma d’altro canto questo tris non era affatto scontato. In mattinata la Padana ha superato le Tushe Prato per 27-24, e lì in tutta sincerità mi ero un po’ preoccupata: senza nulla togliere alla buona volontà della formazione toscana, il nostro organico ha senza dubbio le caratteristiche che servono per imporsi su Prato con un divario più largo rispetto a quello che è emerso durante la prima gara. Tuttavia, a seguire le mie compagne di squadra hanno costruito un efficace e concreto cammino in crescendo: peraltro, si tratta di un pregio che l’allenatore Marco Agazzani ha puntualmente sottolineato. La sfida con Mezzocorona ci ha consegnato riscontri ben migliori sul piano del gioco: tutto ciò fino ad arrivare alla roboante affermazione su Mestrino, realtà che di certo è contraddistinta da un elevato spessore tecnico-agonistico. Con innesti di pregio del calibro di Lain e Kyrillova, le gialloverdi padovane hanno i numeri per puntare alla medio-alta classifica: di conseguenza, la vittoria che Casalgrande ha ottenuto rappresenta un ulteriore e validissimo buon auspicio”.

La capitana casalgrandese Ilenia Furlanetto (foto Monica Mandrioli)

Al di là degli auspici, quali potranno essere i reali obiettivi della Casalgrande Padana nella serie A1 che sta per iniziare? Ci si accontenta ancora una volta della salvezza, oppure ritieni che l’obiettivo play off sia realistico?

“Io propendo per la seconda opzione: non faccio proclami, ci mancherebbe altro, ma credo che alzare l’asticella dei traguardi faccia bene sia al morale sia ai risultati. L’asticella va ovviamente alzata in modo ragionevole, e noi abbiamo ottimi motivi per coltivare ambizioni: la squadra può contare su una solida intelaiatura, con ragazze che da tempo giocano insieme e che dunque sono in grado di sviluppare rapidamente una serie di efficaci meccanismi di manovra. Tra queste, impossibile non menzionarne una a nome di tutte: mi riferisco a Ilenia Furlanetto, che ormai è un vero simbolo della Pallamano Spallanzani Casalgrande e anche di Casalgrande più in generale. Quanto al resto, l’arrivo di Nahomi Marquez Jabique ci dà senza dubbio ulteriore spinta nel provare a inseguire orizzonti di alto profilo: un terzino del suo calibro può costituire un valore aggiunto per qualsiasi squadra del massimo campionato, e non a caso io l’ho vista in buonissima forma fin dal torneo di sabato 27. Inoltre non conoscevo i portieri Nadia Ayelen Bordon e Caterina Maria Mutti, che sono arrivate quando io ero negli Stati Uniti: per me entrambe rappresentano gradite sorprese, che rafforzano il mio ottimismo in vista del cammino che ci attende”.

Nadia Ayelen Bordon, portiere della Casalgrande Padana (foto Monica Mandrioli)

Eppure, il campionato prevede una serie di ostacoli parecchio severi. Dopo l’esordio del 10 settembre a Salerno, nei due sabati successivi la Casalgrande Padana ospiterà prima la Securfox Ariosto Ferrara e poi Bressanone: il mese di ottobre si aprirà quindi con la trasferta a Cassano Magnago e col duello interno contro Erice. Domanda inevitabile: non temi di essere ancora a 0 punti dopo i primi 5 turni?

“E perchè mai bisognerebbe avere una paura simile? Le avversarie che affronteremo nelle gare iniziali sono senza dubbio forti, e ne siamo ben consapevoli: tuttavia partire in modo timoroso significa dare un vantaggio alle nostre rivali, ed è un vantaggio che noi non possiamo nè tantomeno vogliamo regalare. Più in generale, la concorrenza per entrare nella griglia degli spareggi scudetto è molto ampia: le campionesse in carica di Bressanone possono tranquillamente puntare a uno dei quattro posti playoff, così come Erice, Salerno e la stessa Mestrino. D’altro canto, in corsa ci siamo anche noi: non c’è alcun motivo per chiamarci fuori già adesso”.

Il tecnico biancorosso Marco Agazzani (foto Monica Mandrioli)

Nella stagione 2020/2021, l’ultima prima della tua partenza per gli Usa, la Casalgrande Padana era allenata da Matteo Corradini. Adesso, sei già entrata in sintonia con l’impostazione dell’attuale trainer Marco Agazzani?

“Finora con Agazzani non avevo mai lavorato, ma comunque mi sto trovando molto bene fin da adesso. Peraltro lui dà grande importanza all’attività fisica che si svolge con gli attrezzi e le macchine all’interno della nostra palestra: credo proprio che ciò mi aiuterà a ritrovare la forma migliore nel modo più rapido possibile, e non è affatto cosa da poco. Io faccio parte anche della Casalgrande Padana Under 20 femminile, allenata sempre da Marco Agazzani: all’orizzonte c’è quindi un’annata agonistica che richiederà una forte quantità di energie, a me e a tutte quante noi. Per quel che concerne l’agenda della serie A1, non so ancora se sabato 10 prenderò parte alla trasferta di Salerno: tuttavia sarò sicuramente schierabile per il derby casalingo con Ferrara del 17. La mia adrenalina è al massimo: non vedo l’ora di ritrovare il palcoscenico agonistico della pallamano”.

Chiara Rondoni, terzino classe 2002

NOVITA’. Sempre a proposito di rinforzi, o per meglio dire di ritorni, la Casalgrande Padana 2022/2023 potrà fare affidamento anche su Chiara Rondoni: lo scorso anno il terzino classe 2002 ha allenato gli Under 15 biancorossi insieme a Gaia Lusetti, e ora rientra nell’ambito della Prima squadra dopo un periodo di assenza dalla pallamano giocata. Peraltro Chiara ha saputo mettersi in luce anche nel quadrangolare di sabato scorso 27 agosto, fornendo un buon contributo al tris di vittorie centrato dalla compagine ceramica.

Nella foto in alto, un’altra immagine dell’ala biancorossa Sabrina Capellini.

A1 femminile, Sabrina Capellini saluta la Casalgrande Padana: “A Ferragosto mi trasferirò negli Stati Uniti, dove resterò fino al giugno 2022 per motivi di studio. Le emozioni della stagione appena conclusa resteranno per sempre impresse nella mia mente: tuttavia, questo è solo un arrivederci”

Sull’onda dell’entusiasmo che deriva dai roboanti trionfi ottenuti nella stagione 2020/21, la dirigenza della Pallamano Spallanzani Casalgrande è al lavoro per costruire la squadra che affronterà il prossimo campionato di A1 femminile. Come ribadito più volte dal club, l’organico guidato dal nuovo trainer Marco Agazzani sarà contraddistinto da un elevato numero di riconferme: tuttavia, per saperne di più bisognerà avere ancora un po’ di pazienza.

Intanto, nelle file della Casalgrande Padana c’è da registrare un movimento in uscita che peraltro era noto già da alcuni mesi: nel 2021/22 la formazione ceramica non potrà contare su Sabrina Capellini. Se parliamo solo e unicamente di pallamano, l’aggiunta dell’avverbio “purtroppo” è quanto mai appropriata: lei rappresenta infatti uno tra i prospetti più interessanti del settore giovanile biancorosso, e non a caso nei mesi scorsi ha saputo distinguersi sia in A2 sia nel campionato Under 20. Tuttavia, l’ala classe 2004 lascia per effettuare una scelta di assoluto rilievo: sia di vita, sia per quanto riguarda il percorso di studi. Di conseguenza la defezione di Sabrina va accompagnata con il migliore “in bocca al lupo” da parte di tutta la società, per la rilevante esperienza che lei si appresta ad affrontare oltreoceano.

“A Ferragosto partirò per gli Stati Uniti, dove rimarrò fino a giugno 2022 – spiega la diretta interessata – Durante i 10 mesi di permanenza a stelle e strisce, continuerò il mio percorso di studi superiori nell’ambito dell’economia: è un trasferimento che rientra in un progetto internazionale di largo respiro, che ovviamente coinvolge anche altri ragazzi e ragazze. Al momento, attendo di conoscere quella che sarà la mia esatta destinazione: per mia preferenza personale io spererei di andare in California, ma qualsiasi altro Stato andrà senz’altro bene”.

Negli Usa potrai continuare a cimentarti con la pallamano?

“Non credo: mi piacerebbe ma probabilmente me ne mancherà l’occasione, perchè in Nordamerica la pallamano ha una diffusione che è ancora piuttosto limitata. Ad ogni modo, sono ben lontana dal voler restare sul divano durante il tempo libero: sicuramente mi terrò in forma provando altre discipline sportive. Tutto ciò, beninteso, senza dimenticare le mie origini: quando tornerò in Italia, vorrei sùbito riprendere il mio percorso nei ranghi biancorossi. Di certo, dispiace perdere quest’opportunità di disputare l’A1: tuttavia il mio non è affatto un addio allo Spallanzani Casalgrande, ma più semplicemente un cordiale arrivederci”.

Intanto, qualche tua impressione sull’annata agonistica appena trascorsa: ti aspettavi che la Padana dominasse la serie A2 in modo così netto?

“Fin dall’inizio sapevamo di avere un organico di primo piano, in grado di puntare con fermezza ai massimi obiettivi possibili. Dunque, la promozione con tanto di Coppa Italia che abbiamo ottenuto non mi meraviglia affatto: al tempo stesso ci siamo distinte per aver saputo tradurre sul campo le nostre grandi potenzialità di squadra, e credo che tale aspetto vada sottolineato in maniera particolare. Quando si gioca, di scontato non c’è mai nulla: noi ci siamo impegnate a fondo senza coltivare manie di grandezza, e i trionfi conquistati nel 2020/21 derivano anche da questo atteggiamento”.

La Casalgrande Padana Under 20 femminile ha invece ottenuto il 3° posto a livello nazionale: prevale la soddisfazione per la prestigiosa medaglia di bronzo, o l’amarezza per la finale sfumata sul filo di lana?

“In effetti la semifinale persa contro le Guerriere Malo ha davvero dell’impensabile, specie considerando che noi abbiamo di fatto dominato per oltre 59 minuti: lungi da me voler negare l’evidente amarezza, ma al tempo stesso ritengo che non sia affatto il caso di adombrarsi troppo. Nella finale per il 3° posto siamo infatti riuscite a ottenere un successo di notevole spessore, peraltro al cospetto di un’autentica fuoriserie come Salerno: il successo sulla compagine campana rappresenta un più che pregevole “premio di consolazione”, giunto al termine di un campionato che ci ha viste protagoniste di primo piano pure nel panorama Under 20″.

Nell’attesa di ritrovarti al Pala Keope dopo la tua esperienza statunitense, hai qualche saluto o ringraziamento da fare?

“I ringraziamenti sono davvero numerosi, e non certo di semplice circostanza. In primo luogo alla mia famiglia, e poi alla società: il club biancorosso mi ha dato la splendida opportunità di effettuare un percorso davvero fantastico, e i successi conseguiti nel 2020/21 sono emozioni che rimarranno costantemente impresse nella mia mente. Un ulteriore grazie va inoltre alle mie eccezionali compagne di squadra, in entrambi gli organici: tutto ciò senza dimenticare gli straordinari allenatori, Matteo Corradini per l’A2 e Giorgia Di Fazzio per la compagine Under 20.

Al tempo stesso, il mio saluto è un fervido augurio in vista della prossima stagione: di certo il nuovo trainer Marco Agazzani ha le carte in regola per portare la squadra di A1, l’Under 20 e l’Under 17 femminili a raggiungere ulteriori gratificazioni sportive. Inoltre, mi sia permesso di ricordare che la stagione 20/21 non è ancora del tutto terminata: uno speciale “in bocca al lupo” va alle ragazze della Casalgrande Padana Under 15, che la prossima settimana giocheranno le finali nazionali in Romagna sotto l’attenta guida di Stefania Guiducci e Gaia Lusetti. Tra le arrembanti U15 c’è pure mia sorella Alessandra, e dunque avrò un motivo in più per tifare Casalgrande”.

Nelle foto, dall’alto verso il basso della pagina:

  • Sabrina Capellini, ala della Casalgrande Padana 2020/21
  • Un’altra immagine di Sabrina Capellini
  • La Casalgrande Padana allenata da Matteo Corradini in festa per la promozione in A1: Sabrina esulta con la maglia numero 76 (foto Fabrizia Petrini / Figh)
  • Giorgia Di Fazzio, che ha guidato la Casalgrande Padana U20 femminile nella stagione 2020/21 (foto Petrini / Figh)
  • Il nuovo trainer biancorosso Marco Agazzani: nella prossima annata lui guiderà le formazioni femminili di A1, Under 20 e Under 17
  • Alessandra Capellini, centrale in forza alla Casalgrande Padana Under 15.

A2 femminile, domani Casalgrande Padana a Brescia per difendere il 1° posto dall’assalto della Leonessa. Sabrina Capellini: “La sconfitta contro Cassano è già alle spalle, niente catastrofismi. Tra seconda serie e Under 20, ci attendono giornate di fuoco: il rischio di cedere alla fatica è oggettivamente dietro l’angolo, ma credo proprio che sapremo gestire le energie con lucidità e saggezza”

In questo periodo, la parola “relax” non rientra affatto nel lessico della Casalgrande Padana: le pallamaniste biancorosse sono infatti attese da un’agenda piena zeppa di appuntamenti ufficiali. Il ricco calendario prenderà il via domani, sabato 24 aprile, con il duello contro la squadra che al momento rappresenta la rivale più diretta in chiave 1° posto: le nostre beniamine saranno di scena al Pala San Filippo di Brescia per affrontare la Leonessa, in occasione del 12° turno di serie A2 femminile. Fischio d’inizio alle ore 18.30: arbitri Alessandro Colombo e Cristiano Rizzo. Anche stavolta le tribune resteranno vuote, ma in compenso la sfida verrà trasmessa in diretta integrale sulla pagina Facebook del club lombardo.

A seguire la formazione di Matteo Corradini tornerà in campo mercoledì prossimo 28 aprile, e l’avversaria sarà di nuovo la compagine bresciana: in questo caso si giocherà però al Pala Keope dalle ore 20.30, e l’incontro sarà valido come recupero della quinta giornata.

In più, da venerdì 30 aprile fino a domenica 2 maggio i riflettori saranno puntati sul campionato nazionale Under 20 femminile – Youth League: il Pala Keope di Casalgrande ospiterà le gare valevoli per il gruppo 1 della seconda fase, e in palio ci sarà l’ambito accesso alle finali scudetto di Chieti. La Casalgrande Padana Under 20 è diretta da Giorgia Di Fazzio, e molte delle ragazze presenti nell’organico frequentano pure la serie A2: è il caso di Sabrina Capellini, che si sofferma innanzitutto sulle gare interne disputate dalla squadra di seconda serie nello scorso fine settimana.

“Posso capire che la sconfitta casalinga contro Cassano Magnago faccia notizia – sottolinea l’ala biancorossa – Del resto, noi provenivamo da un cammino a punteggio pieno: si tratta dunque di un rovescio interno che fa molto rumore, anche se maturato contro una formazione molto ben attrezzata come quella varesina. Tuttavia, da qui a disegnare scenari catastrofici c’è davvero parecchia strada: sabato e domenica abbiamo pure fornito una serie di segnali molto incoraggianti, e dunque la sconfitta con le amaranto non deve autorizzare a nutrire malumore o pessimismo”.

Perdonaci l’insistenza, ma chi segue la squadra continua a chiedersi che cosa sia andato storto nel duello con Cassano…

“Di certo non abbiamo commesso l’errore di sottovalutare le avversarie: conosciamo bene il valore delle altomilanesi di Sasa Milanovic, e dunque sono convinta che il problema non sia legato a una nostra presunta supponenza. Il ko si può spiegare con un vecchio adagio che in questo caso è più che mai appropriato: sono cose che succedono… a chi lavora. Purtroppo, siamo incappate in una giornata storta per quel che concerne i meccanismi di attacco: le manovre sviluppate in fase offensiva si sono dimostrate carenti in termini di velocità e concretezza, tutto il contrario rispetto a ciò che avevamo studiato in allenamento. Inoltre, non va dimenticato il lungo stop agonistico che abbiamo attraversato causa Covid: probabilmente, sabato abbiamo in parte pagato gli ultimi strascichi di quella lunga sospensione. Ad ogni modo, si tratta di appannamenti che possono capitare a qualsiasi squadra: noi siamo state capaci di reagire alla sconfitta con lo spirito combattivo e costruttivo che ci caratterizza, e i primi risultati di questo atteggiamento si sono già visti nella vittoria domenicale contro Sassari”.

E qui veniamo alle note più liete: nell’arco dei 120 minuti, quali sono i principali punti di forza che la Casalgrande Padana ha evidenziato?

“Credo che una particolare nota di merito vada spesa per la solidità dei movimenti difensivi. La stretta cerniera che sappiamo costruire intorno alla porta costituisce un reale valore aggiunto del nostro modo di giocare, e le cifre sono lì a darne prova in modo inequivocabile: come è noto, fin qui non abbiamo mai subìto più di 20 reti a partita. Inoltre, ritengo che vittoria sul Lions Sassari sia contraddistinta da un peso specifico davvero elevato: chi cerca di sminuirne il valore è del tutto fuori strada. Pur essendosi presentata con un assetto rimaneggiato, la formazione di Florentina Pastor ha comunque molte frecce di talento al proprio arco: inoltre noi provenivamo dall’amaro scivolone del giorno prima contro Cassano, e dunque il compito di rialzare immediatamente la testa non era affatto così semplice. Probabilmente il successo su Sassari era prevedibile, ma meno lo erano le dimensioni della vittoria: i 17 gol di scarto con cui ci siamo imposte sono indice di una Casalgrande Padana davvero tenace e mai incline a scoraggiarsi. Non sono frasi fatte: domenica lo abbiamo dimostrato, e vorremmo continuare a darne prova nella doppia sfida con Brescia”.

Come vi presenterete al Pala San Filippo? Qualche assenza?

“Al momento c’è un punto interrogativo su Alessia Artoni, che questa settimana ha avuto problemi al piede durante gli allenamenti: stiamo davvero incrociando le dita, perchè lei riveste un’importanza di primo piano nello scacchiere di squadra che ci contraddistingue. La sua sarebbe un’assenza senza dubbio pesante: d’altro canto, se lei non dovesse riuscire a giocare, chi la sostituirà farà senz’altro tutto quanto possibile per risultare all’altezza della situazione”.

La Leonessa Brescia è scesa in campo anche mercoledì: la squadra guidata da Massimo Lancini ha riportato un’agevole vittoria interna sul fanalino di coda Ferrarin Milano, regolato per 29-15. Classifica alla mano, ora le biancoblù distano una sola lunghezza dalla Casalgrande Padana: oltre ai numeri, quali sono i maggiori ostacoli che prevedi di trovare al Pala San Filippo?

“Della Leonessa abbiamo studiato molto a fondo gli automatismi difensivi. Le biancoblù sanno sviluppare una sapiente alternanza tra lo schema 6-0 e quello 5-1: si tratta di una strategia che sta dando risultati davvero lusinghieri, tant’è vero che anche loro sono solite subire pochi gol. Al tempo stesso la nostra retroguardia ha senza dubbio i mezzi che servono per fermare le vivaci tiratrici bresciane, in particolar modo Natalia Girotto e Nerea Medina Romero: in linea di massima prevedo quindi una gara piuttosto guardinga da parte di entrambe le contendenti, con un numero complessivo di reti non certo così elevato. La posta in palio è davvero pesante, e quindi la tensione sarà notevole sia domani sia mercoledì: d’altro canto, il modo in cui abbiamo lavorato in questi giorni fa davvero ben sperare in merito alla tenuta psicologica che riusciremo a mantenere. Come detto, la delusione patita contro Cassano si è sùbito trasformata in una ulteriore e preziosa molla motivazionale”.

Dopo i due incontri con Brescia, tu e molte di voi sarete attese dal girone Under 20: una così elevata concentrazione di partite rischia di sottrarre qualcosa a livello di slancio ed efficacia?

“Il rischio di incontrare ostacoli legati alla fatica c’è, inutile stare qui a negarlo: tuttavia, in vista di questo abbondante calendario, gli allenatori e la preparatrice atletica Ilenia Furlanetto ci stanno portando ad effettuare le mosse necessarie per gestire con saggezza ogni forza a disposizione. Poi entrambi gli organici sono numericamente consistenti: sia in A2 sia in Under 20 possiamo contare su parecchie possibili rotazioni, che offrono sempre qualità in ogni zona del campo. Io sono ovviamente prontissima a fare la mia parte, sospinta dal gratificante lavoro che ho svolto fin qui”.

Le avversarie nel girone Under 20 saranno Nuoro, Bressanone e Cassano: quale sarà la rivale più complessa da affrontare?

“Così di prim’acchito direi Cassano Magnago, più che altro perchè si tratta della squadra che conosciamo meglio: ritroveremo molte delle ragazze che sabato scorso ci hanno superate, e quindi sarà un’occasione per provare a prendersi una sana rivincita. Detto ciò, ovviamente le altre due realtà non vanno affatto sottovalutate: di scontato non c’è proprio niente, specie quando si tratta di tre partite secche come quelle che giocheremo in questo girone. A gennaio noi ci siamo imposte a suon di vittorie durante la fase iniziale, che si è svolta a Conversano: ora il chiaro obiettivo che ci poniamo sta nel restare in lizza in più possibile per lo scudetto di categoria, traguardo ostico da raggiungere ma comunque alla nostra portata. Inoltre stavolta giocheremo in casa, e per di più l’accesso alle finali tricolori verrà assegnato alle prime 3 classificate su 4: di conseguenza sappiamo bene di dover continuare con fermezza sulla traiettoria tracciata fino a ora, perchè il passaggio del turno non deve affatto sfuggirci”.

LA SITUAZIONE IN A2 FEMMINILE. Domani si giocherà anche Venplast Dossobuono-Ferrarin Milano: la 12esima giornata terminerà quindi domenica 25 con il posticipo Cassano Magnago-Lions Sassari, mentre il Marconi Jumpers Castelnovo Sotto osserva il proprio turno di riposo.

Classifica del girone A (tra parentesi il numero di gare disputate): Casalgrande Padana 12 punti (7); Leonessa Brescia 11 (8); Cassano Magnago e Venplast Dossobuono 10 (7); Lions Sassari 7 (10); Marconi Jumpers Castelnovo Sotto 6 (8); Ferrarin Milano 0 (9).

Nelle foto, dall’alto verso il basso della pagina:

  • Sabrina Capellini, ala della Casalgrande Padana
  • Un’altra immagine di Sabrina Capellini
  • La centrale biancorossa Giulia Dallari (serie A2) in fase di tiro
  • Melissa Lamberti, portiere della Casalgrande Padana (A2 e Under 20)
  • La pivot casalgrandese Alessia Artoni (A2 e Under 20)
  • L’ala casalgrandese Nossaiba Lassouli (A2 e Under 20)
  • Gaia Lusetti, centrale della Casalgrande Padana (A2 e Under 20)
  • Ilenia Furlanetto, capitana della Casalgrande Padana di A2
  • La pivot biancorossa Giulia Mattioli (A2 e Under 20).